Echinocactus: coltivazione, mantenimento e cura
Echinocactus in generale
le Echinocactus sono, tra le piante grasse, quelle che più colpiscono l’attenzione dei visitatori dei giardini esotici per la loro forma e le loro dimensioni generalmente grandi.
Origini
Conosciute sin dalla seconda metà del 1700, le piante di questo genere appartengono alla famiglia delle Cactaceae e provengono dagli Stati caldi dell’America del nord. Come altri generi delle Cactaceae, anche questo presenta controversie tassonomiche. Le specie ascrittevi sono secondo alcuni Autori un centinaio, tra cui molte di piccolissime forme; secondo altri non sarebbero invece che una decina.
Morfologia
Piante globose o brevemente cilindriche, afille, depresse all’apice, con costole molto evidenti e quasi sempre verticali, coperte di spine robuste, diritte e mai uncinate.
I fiori sono disposti alla sommità, piccoli o grandi, per lo più gialli .0 sui toni del giallo; essi si aprono in pieno sole ed hanno durata più lunga che nelle altre Cactacee.
Coltivazione
Il loro interesse è esclusiva-mente ornamentale e vengono coltivate sia per il giardino (all’aperto tutto l’anno, nelle zone calde), sia per l’appartamento. La riproduzione avviene per seme, perché gli Echinocactus non producono germogli basali e gli stabilimenti orticoli coltivano le piante madri che acquistano enormi dimensioni.
Sono assai esigenti in fatto di calore, ma si giovano di una esposizione semi soleggiata. Esigono anche abbondanti innaffiature durante l’estate, specie nelle ore più calde della giornata. Il substrato idoneo alla coltura è formato da: 2 parti di sabbia grossolana, ima parte di terra di erica, 1 di terriccio di bosco decomposto, 1 di terra da giardino.
Specie e varietà. Ricordiamo:
Echinocactus Grusonii, con forma globosa, dalle dimensioni vistose, con spine riunite per 4, un po’ trasparenti e di color giallo zolfo; fiori gialli.
E. ingens, globoso, molto grande (nei paesi di origine può superare il metro di diametro), con fusto glauco e spine solitarie; fiori gialli.
E. horizonthalonius, di modeste dimensioni, glo-boso-ovato, cilindrico nell’età adulta, con spigolature spiralate e spine brune o rossicce.
Curiosità
per la sua forma viene anche chiamato simpaticamente cuscino della suocera
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