Dieffenbachia: coltivazione, esposizione e cura
In generale
Dedicata dal naturalista Schott a J. F. Dieffenbach, botanico tedesco che vissuto a cavallo del 1800 fu per lunghi anni sovrintendente ai giardini del castello di Schònbrunn, la dieffenbachia.
Originaria dell’America tropicale (Brasile, Venezuela, Ecuador, Columbia) è diffusa quale pianta da serra e coltivata per la decorazione degli appartamenti sin dalla metà del secolo scorso.
Il genere Dieffenbachia che raccoglie una dozzina dì specie, è ascritto alla famiglia delle Aracene che enumera tante belle piante da fogliame, ( Philodendron, Caladtum eccj dove siede con una certa autorità per la bellezza delle sue grandi foglie.
Morfologia
Sono piante erbacee od arbustive, con fusto strisciante od eretto, succulento.
Le foglie, portate da un lungo picciuolo semi cilindrico per metà guainante, sono grandi, di forma oblunga, con evidenti nervature, di colore fondamentalmente verde ad intensità variabile, spruzzato, maculato o marmorizzato di giallo o di glauco.
L’infiorescenza è a spadice, con spata oblunga e persistente, ma non rappresenta carattere ornamentale.
Il succo della pianta è altamente tossico.
Coltivazione della dieffenbachia
Come abbiamo accennato queste piante rivestono grande interesse per la bellezza delle loro foglie e se ne fa perciò grande uso per la decorazione degli ambienti, per composizioni verdi, anche se tendono con facilità a spogliarsi delle foglie basali.
La loro coltivazione esige la serra calda (18-so°C) con forte umidità, evitando sbalzi di temperatura.
Si ottengono da seme, ma la forma di moltiplicazione più usata sono la talea o la margotta, da effettuarsi in serra febbraio-marzo.
Il terriccio da usarsi deve essere sciolto e leggero e può essere indicato in un miscuglio sformato da 3 parti di terriccio di bosco (castagno, faggio) o terra di erica, e di 1 parte di terra da giardino con un po’ di buon terricciato e di sabbia.
È bene ogni anno, all’inizio della primavera, rinvasare le colture.
Portate in appartamento, si abbia l’accortezza di sistemare le piante.stesse in luce diffusa e possibilmente in luogo fresco e successivamente inumidire sovente le foglie.
Specie e varietà
Le specie da ricordare e che rivestono interesse, e dalle quali si sono ottenute numerose varietà orticole oggi in commercio sono soltanto due: la Dieffenbachìa pietà e la D. seguine,
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