Ara militare: allevamento, Riproduzione e foto.
Ara militare: nome scentifico Ara militaris
Aridae, Arinae
L’ara militare è un gradevole pappagallo da compagnia cui e possibile insegnare alcune parole; alcuni autori ritengono questa specie meno dotata in questo campo di altre del genere Ara.
I giovani esemplari se vengono adeguatamente allevati a mano con pastoni appositamente creati per pappagalli di grandi dimensioni, si addomesticano facilmente e divengono molto docili.
Andrebbero allevati in grandi gabbie con la disponibilità di un trespolo o posatoio esterno, in un locale chiuso oppure in giardino, si abitueranno ad utilizzarlo molto spesso entrando ed uscendo dalla gabbia quando vengono lasciati liberi in casa.
Le vaschette contenenti il cibo e l’acqua devono preferibilmente essere di porcellana e fissati molto solidamente alla gabbia: l’ara militare è dotata di un becco assai robusto e particolarmente attivo.
Durante l’inverno questa specie, come del resto tutte le altre del genere Ara, va mantenuta al riparo dal gelo.
L’ara militare ama poco fare il bagno, preferendo inzupparsi sotto la tiepida pioggia estiva che cerca di far penetrare, sollevando le penne, sino alla pelle.
Alimentazione dell’ara militare
Questo pappagallo va alimentato con estrusi, frutta di tutti i tipi comprese mele, pesche, uva e altri frutti.
I semi di girasole vanno usati più come premio che come un alimento vero e proprio, poiché questo genere di alimenti, tende a ingrossargli il fegato portandoli nei casi più gravi a morte per problemi epatici.
È assai utile mettere a disposizione delle are anche rametti freschi da rosicchiare, evitando quelli che possono risultare tossici
dove trovarlo e il corredo
L’ara militare è frequentemente reperibile presso i negozi specializzati, ma consigliamo di recarsi in allevamenti qualificati che potranno dare anche preziosi consigli; è quindi possibile acquistarne una coppia e tentarne la riproduzione.
In questo caso è necessario disporre di una voliera all’aperto. Il nido deve essere voluminoso, come per tutte le specie di Ara.
La femmina depone abitualmente due uova bianche di 46,4X32,8 mm che cova per un periodo compreso fra i 24 e i 26 giorni. Dopo la schiusa i piccoli rimangono nel nido per molto tempo.
La loro voce è assai schiamazzante: una specie di ‘kraa…aak’; durante il volo le grida sono ancora più sonore.
Una volta addomesticati, comunque, i giovani cessano di emettere queste grida naturali.
In cattività è stato ibridato con altre specie appartenenti alla medesima famiglia, per creare nuove varietà di colore.
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